Indice
Introduzione
La Scozia è sempre stata una meta che sognavo di visitare, attratto dalle sue storie antiche, dai paesaggi mozzafiato e dalla calorosa ospitalità. Così, quando ci siamo messi, la Vuatte family, a tavolino per organizzare la nostra vacanza estiva, la Scozia ci ha trovati tutti d’accordo. Con grande entusiasmo, abbiamo iniziato a pianificare la nostra partenza per un viaggio on the road attraverso questa terra incantata, e l’emozione era palpabile.
Con l’auto carica e il navigatore pronto a guidarci attraverso castelli, laghi e città affascinanti, siamo partiti per un’avventura che prometteva di essere memorabile per ognuno di noi. Questo viaggio non è stato solo un’occasione per esplorare nuovi orizzonti, ma anche un momento prezioso di condivisione familiare, in cui abbiamo riscoperto il piacere di stare insieme e di vivere esperienze indimenticabili.
In questo post, voglio raccontarvi il nostro viaggio in famiglia attraverso la Scozia, dalle meravigliose città storiche alle Highlands selvagge, fino ai piccoli villaggi pieni di carattere. Ogni tappa è stata un’avventura, e non vedo l’ora di condividere con voi i momenti che hanno reso questo viaggio.
1. Preparativi per il Viaggio
Organizzare un viaggio on the road in Scozia richiede un po’ di pianificazione, e per la nostra famiglia, questa responsabilità è ricaduta su di me. Con l’estate alle porte, ho iniziato a raccogliere informazioni e a tracciare un itinerario che ci permettesse di scoprire il meglio di questo meraviglioso paese in soli otto giorni, dal 6 al 13 agosto.
Abbiamo deciso di partire da Glasgow, la capitale economica della Scozia, una città vibrante e ricca di storia, che si sarebbe rivelata un perfetto punto di inizio per la nostra avventura. Considerando le strade strette e spesso tortuose della Scozia, ho optato per un’utilitaria, una scelta che si è rivelata azzeccata per la nostra famiglia. La macchina ci ha permesso di muoverci agilmente sia nelle città che nelle campagne, offrendoci la flessibilità necessaria per esplorare a fondo ogni angolo di questa terra affascinante.
Per quanto riguarda l’itinerario, ho scelto di concentrarci su un mix di città, paesaggi naturali e piccoli villaggi. L’idea era di iniziare con la vivace atmosfera di Glasgow, per poi dirigerci verso le Highlands, passando per Inverness e scoprendo i magnifici laghi e castelli disseminati lungo il percorso. Una tappa imprescindibile del nostro viaggio è stata l’Isola di Skye, un luogo di bellezza mozzafiato, noto per i suoi paesaggi drammatici e le sue coste frastagliate. Anche se non abbiamo pernottato sull’isola, trascorrere una giornata intera esplorando Skye è stata un’esperienza straordinaria che ha arricchito il nostro viaggio.
Per rendere il viaggio ancora più speciale, abbiamo scelto di diversificare le nostre sistemazioni. Oltre ai bed & breakfast accoglienti e agli hotel caratteristici, abbiamo passato una notte in un pod, un’esperienza unica che ci ha permesso di essere ancora più vicini alla natura scozzese. Il mix di comfort e avventura ha reso il nostro viaggio in famiglia davvero memorabile.
Il tempo in Scozia può essere piuttosto imprevedibile, quindi ho preparato tutto il necessario per affrontare qualsiasi condizione climatica: giacche impermeabili, abbigliamento a strati e, naturalmente, scarpe comode per lunghe camminate. Infine, ogni dettaglio è stato pensato per garantire che potessimo goderci ogni momento, indipendentemente dal clima o dal percorso.
2. Le Prime Impressioni
Dopo settimane di attesa e preparativi, il giorno della partenza è finalmente arrivato. L’emozione era tangibile mentre ci avvicinavamo all’aeroporto, consapevoli che un’avventura indimenticabile ci aspettava dall’altra parte del volo. L’atterraggio a Glasgow ha segnato l’inizio del nostro viaggio, ma già dai primi momenti in città abbiamo capito che forse non sarebbe stata la nostra tappa preferita.
Glasgow, con la sua architettura imponente e la sua vivace atmosfera urbana, non ci ha colpiti come ci aspettavamo. Nonostante la fama di città dinamica e culturalmente ricca, abbiamo trovato che mancava quell’atmosfera accogliente e calorosa che speravamo di trovare all’inizio del nostro viaggio. La città, sebbene interessante sotto molti aspetti, ci è sembrata un po’ fredda e meno affascinante rispetto ad altre destinazioni scozzesi.
Dopo aver ritirato l’auto a noleggio, una piccola utilitaria perfetta per le strade scozzesi, ci siamo avventurati nel cuore della città. A metà giornata, abbiamo deciso di fare una pausa e siamo entrati da Nando’s, un ristorante conosciuto per il suo pollo speziato. Nonostante il cibo fosse buono e l’atmosfera rilassata, l’esperienza non è riuscita a farci cambiare idea sulla città. Glasgow non ci aveva conquistato.
Dopo una breve esplorazione post-pranzo, abbiamo capito che era meglio non perdere troppo tempo e conservare le nostre energie per le tappe successive. Così, dopo aver passato la notte a Glasgow, abbiamo deciso di partire presto la mattina successiva, impazienti di scoprire le bellezze delle Highlands e delle altre città scozzesi.
Le nostre prime impressioni della Scozia non erano quindi delle migliori, ma sapevamo che questo era solo l’inizio del viaggio e che altre avventure ci attendevano. Con questa convinzione, abbiamo lasciato Glasgow alle spalle, pronti a immergerci in paesaggi e atmosfere che speravamo ci avrebbero conquistato di più.
3. Esplorando le Città e i Villaggi
Lasciata Glasgow alle spalle, con un po’ di delusione ma ancora pieni di entusiasmo per le avventure che ci attendevano, ci siamo diretti verso Luss, un incantevole villaggio sulle rive del Loch Lomond. Luss ci ha conquistati immediatamente con il suo fascino pittoresco. Le casette di pietra, le stradine tranquille e le viste mozzafiato sul lago hanno reso questa tappa una delle più rilassanti del nostro viaggio. Passeggiare lungo la riva del Loch Lomond, con l’aria fresca e il suono dell’acqua che lambiva dolcemente le rocce, è stato il modo perfetto per iniziare la nostra avventura nelle Highlands.
Dopo aver esplorato Luss, abbiamo proseguito verso Glencoe, una delle vallate più famose e suggestive della Scozia. La strada che ci ha condotti a Glencoe ci ha regalato alcuni dei panorami più spettacolari del viaggio: montagne imponenti che si innalzano drammaticamente dal suolo, vallate verdi che si estendono a perdita d’occhio e corsi d’acqua che serpeggiano attraverso il paesaggio. Glencoe, con la sua bellezza selvaggia e la sua storia tragica, ci ha lasciati senza fiato. Ci siamo fermati per ammirare la valle da vari punti panoramici e abbiamo fatto una breve escursione per immergerci ancora di più nella natura incontaminata.
La tappa successiva è stata Fort William, una cittadina che si è rivelata la base ideale per esplorare ulteriormente le Highlands. Situata ai piedi del Ben Nevis, la montagna più alta del Regno Unito, Fort William ci ha accolti con la sua atmosfera vivace ma accogliente. Anche se il tempo a nostra disposizione era limitato, siamo riusciti a esplorare il centro cittadino, con i suoi negozi caratteristici e ristoranti, e a godere della vista spettacolare del Ben Nevis che domina l’orizzonte.
Per la notte, ci siamo sistemati al Blackwater Hostel, Glamping & Campsite, un alloggio immerso nella natura che, sebbene affascinante, ha creato un po’ di scompiglio in famiglia. Avevamo deciso di pernottare in un pod, una scelta che sembrava perfetta per una notte avventurosa nelle Highlands. Tuttavia, al nostro arrivo abbiamo scoperto che il pod non aveva un bagno privato: il bagno era in comune con gli altri ospiti del campeggio. Questo dettaglio ha causato un po’ di disappunto tra di noi, soprattutto perché non eravamo preparati a condividere le strutture. Nonostante il disagio, ci siamo adattati alla situazione, e alla fine della serata, ci siamo ritrovati a ridere delle piccole difficoltà affrontate, facendo tesoro di questa esperienza come parte del nostro viaggio.
La mattina dopo, siamo ripartiti di buon’ora, pronti a dirigere verso una delle tappe più attese del nostro viaggio: l’Isola di Skye. Con il ricordo delle imponenti montagne di Glencoe ancora vivo nella nostra mente, eravamo entusiasti di scoprire cosa ci avrebbe riservato questo luogo magico.
4. Le Highlands Scozzesi: Natura Selvaggia e Castelli
Il viaggio verso Skye è stato già di per sé un’esperienza incredibile. Attraversando strade tortuose e paesaggi spettacolari, ci siamo trovati circondati da montagne imponenti, distese di brughiera e piccoli laghi che brillavano sotto il sole del mattino. Ogni curva rivelava un nuovo panorama che sembrava uscito da una cartolina.
Arrivati a Skye, siamo stati accolti da un’atmosfera unica, quasi mistica. La prima tappa è stata il Fairy Glen, un luogo che sembra uscito direttamente da una fiaba. Le colline verdi, le formazioni rocciose uniche e i sentieri che serpeggiano attraverso la valle ci hanno incantato. È stato facile capire perché questo luogo sia avvolto da leggende e racconti magici: c’è davvero qualcosa di speciale nell’aria, un senso di mistero e meraviglia che è difficile da descrivere a parole.
Abbiamo poi deciso di visitare il Neist Point Lighthouse, uno dei fari più iconici della Scozia, situato all’estremità occidentale dell’isola di Skye. Dopo aver percorso chilometri di una strada stretta e tortuosa, siamo finalmente arrivati a destinazione. La giornata, però, era caratterizzata da un tempo tipicamente scozzese: vento forte e pioggia intermittente ci hanno accompagnati per tutto il percorso. Nonostante il tempo inclemente, abbiamo deciso di esplorare i dintorni del faro, godendo delle viste spettacolari sull’oceano. Tuttavia, a causa delle condizioni meteo e della stanchezza accumulata, abbiamo scelto di non avventurarci lungo il sentiero che porta direttamente al faro. Anche se non abbiamo raggiunto la meta finale, l’esperienza ci ha regalato comunque un assaggio della bellezza selvaggia e remota che rende Skye così speciale.
Dopo questa sosta, siamo tornati sulla terraferma e ci siamo diretti verso il famoso Loch Ness. L’atmosfera misteriosa di questo luogo, alimentata dalle storie del leggendario mostro Nessie, ci ha accompagnato per tutto il nostro soggiorno. Abbiamo trascorso la notte sulle rive del lago, sperando di avvistare qualcosa di insolito, ma Nessie non si è fatta vedere. Nonostante ciò, la bellezza del lago e la tranquillità del luogo ci hanno fatto sentire come in un altro mondo.
Il giorno successivo, abbiamo proseguito il nostro viaggio verso Inverness, la capitale delle Highlands. Inverness ci ha accolto con la sua atmosfera tranquilla e le sue vedute panoramiche sul fiume Ness. Abbiamo attraversato lo Speyside, una regione famosa per le sue distillerie di whisky, e ci siamo diretti verso Aberdeen, dove abbiamo pernottato nel bellissimo Sandman Signature Aberdeen Hotel & Spa. Dopo giorni trascorsi immersi nella natura selvaggia, è stato piacevole concederci un po’ di lusso e relax in questo splendido hotel.
Il nostro viaggio è poi continuato verso Dundee, dove abbiamo trascorso la notte prima di visitare le affascinanti cittadine di Saint Andrews e Crail. La giornata è stata particolarmente divertente perché, nonostante avessimo in programma di visitare anche Pittenweem e Saint Monans, ci siamo lasciati prendere dal gioco del mini golf al “The West Braes Project”. Tra risate e scherzi, il tempo è volato e ci siamo ritrovati a concludere la giornata con un po’ di sana competizione familiare.
Il giorno successivo siamo arrivati a Edimburgo, la splendida capitale scozzese. Anche se non abbiamo pernottato in città, ma a Livingston, una località vicina, abbiamo sfruttato l’occasione per esplorare Edimburgo il giorno seguente. Edimburgo è una città che ci ha affascinato subito, con la sua architettura storica, le strade acciottolate e l’atmosfera vibrante. Tuttavia, abbiamo scoperto che un solo giorno non è sufficiente per visitarla a fondo, soprattutto con tanti turisti in giro e con la visita al castello purtroppo sold out. Siamo partiti con la promessa di tornare, sapendo che questa città merita sicuramente più tempo e attenzione.
Dopo aver esplorato Edimburgo, siamo tornati a Glasgow per la nostra ultima notte in Scozia. Abbiamo passato la notte sulle sedie dell’aeroporto, pronti a prendere il volo di prima mattina per Pisa, ma con il cuore pieno di ricordi indimenticabili.
5. Cultura e Tradizioni Scozzesi
Durante il nostro viaggio in Scozia, abbiamo avuto l’opportunità di entrare in contatto con la cultura locale, anche se in modi un po’ diversi rispetto a quanto ci aspettavamo. La Scozia, con la sua forte identità culturale e le sue antiche tradizioni, ci ha affascinati fin dal primo momento, ma ci siamo anche scontrati con alcune piccole difficoltà, soprattutto legate alla lingua.
L’inglese parlato in Scozia, specialmente nelle Highlands, può essere molto diverso dall’inglese scolastico a cui eravamo abituati. Gli accenti locali e alcune espressioni dialettali ci hanno messo alla prova più di una volta, rendendo la comunicazione un po’ complicata, specialmente nei piccoli villaggi. Tuttavia, questo ci ha anche permesso di avvicinarci alle persone del posto in modo più autentico, chiedendo spesso spiegazioni e scoprendo quanto i locali fossero pazienti e disposti a darci una mano. Nonostante le barriere linguistiche, siamo riusciti a instaurare un dialogo, anche se a volte accompagnato da sorrisi e gesti.
Per quanto riguarda la cucina, non abbiamo esplorato molto i piatti tipici scozzesi, soprattutto per accontentare i gusti dei più giovani della famiglia. La tradizione culinaria scozzese offre piatti come l’haggis, il neeps and tatties (rape e patate), e il famoso porridge, ma con i ragazzi abbiamo preferito optare per pasti più semplici e familiari, spesso rifugiandoci in ristoranti che offrissero un menù internazionale. Nonostante ciò, abbiamo comunque avuto modo di apprezzare alcuni sapori locali, come i biscotti al burro scozzesi e qualche assaggio di cioccolato artigianale, che hanno soddisfatto anche i palati più esigenti.
Un aspetto che abbiamo potuto vivere intensamente è stata la musica scozzese, che sembrava accompagnarci ovunque andassimo. Anche se non abbiamo partecipato a eventi locali, la colonna sonora del nostro viaggio è stata spesso caratterizzata dal suono della cornamusa, che risuonava nell’aria in diversi luoghi, dalle strade delle città alle piazze dei piccoli villaggi. Questo suono, così distintivo, ha contribuito a creare un’atmosfera unica e a farci sentire immersi in un paese ricco di storia e tradizioni.
Nonostante le difficoltà incontrate, ogni esperienza, anche quelle più semplici come ascoltare la musica tradizionale o scambiare due parole con un abitante del luogo, ci ha avvicinato sempre di più alla comprensione della Scozia. Questo viaggio ci ha permesso di scoprire non solo i paesaggi mozzafiato e i castelli antichi, ma anche l’orgoglio e la gentilezza della gente scozzese, che sono diventati una parte indelebile dei nostri ricordi.
6. Momenti Indimenticabili
Ogni viaggio lascia nella memoria dei ricordi speciali, e il nostro viaggio in Scozia non ha fatto eccezione. Mentre ripensiamo alle nostre avventure on the road, ci rendiamo conto che ci sono stati alcuni momenti che hanno davvero segnato la nostra esperienza e che porteremo con noi per sempre.
Uno di questi momenti è stato sicuramente l’arrivo a Glencoe. Dopo aver attraversato chilometri di strade tortuose, la vista delle montagne che si innalzavano maestose davanti a noi è stata semplicemente mozzafiato. La bellezza selvaggia e incontaminata di questo luogo ci ha lasciati senza parole. In quel momento, ci siamo resi conto di quanto la natura scozzese potesse essere potente e travolgente. Il silenzio interrotto solo dal vento e dai suoni della natura ci ha dato un senso di pace e di connessione con il mondo naturale, un momento di pura contemplazione che difficilmente dimenticheremo.
Un altro momento memorabile è stato il nostro tentativo di raggiungere il Neist Point Lighthouse sull’Isola di Skye. Nonostante le condizioni meteo avverse, con vento forte e pioggia che ci sferzava il viso, ci siamo avventurati lungo la stretta strada che porta al faro. Anche se non abbiamo completato il percorso a piedi, la vista dell’oceano che si infrangeva contro le scogliere e il senso di isolamento che si prova in un luogo così remoto ci hanno regalato un’esperienza unica. È stata una sfida che, nonostante le difficoltà, ci ha fatto sentire più uniti come famiglia, affrontando insieme la natura e le sue imprevedibili manifestazioni.
Anche i momenti più semplici, come la passeggiata lungo le rive del Loch Lomond a Luss, sono rimasti impressi nei nostri cuori. La tranquillità di quel villaggio pittoresco, con le sue case in pietra e il lago scintillante sotto il sole, è stata una pausa perfetta dal caos della vita quotidiana. È stato un momento in cui ci siamo sentiti completamente presenti, godendoci il semplice piacere di stare insieme in un luogo così sereno e bello.
E poi, naturalmente, ci sono stati i piccoli imprevisti che hanno reso il viaggio ancora più memorabile. La notte al Blackwater Hostel, Glamping & Campsite, con il pod senza bagno privato, ha creato un po’ di scompiglio, ma alla fine è diventato un aneddoto divertente che ci ha fatto ridere insieme. Questi piccoli inconvenienti hanno aggiunto un tocco di avventura al nostro viaggio, rendendolo ancora più autentico e speciale.
Il nostro viaggio in Scozia è stato una raccolta di esperienze, emozioni e momenti che ci hanno arricchito e che porteremo sempre con noi. Ogni luogo visitato, ogni sfida superata e ogni risata condivisa hanno contribuito a creare dei ricordi indimenticabili che ci legheranno per sempre a questa terra straordinaria.
Ora pensiamo al prossimo viaggio…occhio al mio blog